FED teme deflazione

Giornata di assestamento con l’interesse generale sempre su ECB-Draghi, e per i verbali ultimo FOMC della FED. Quindi ancora la POLITICA MONETARIA a sostenere il sentiment generale, che spinge gli INDICI sui massimi, e record per S&P500. Sotto tono EMERGENTI, per i timori legati al futuro rialzo tassi USA, tensioni GEOPOLITICHE, e timori per la debole congiuntura, legame con le COMMODITY. Sotto tono BONDS, con YIELDS ASTE breve termine in rialzo, SPREAD stabili e contenuti.

Per i TITOLI spinta in particolare per i finanziari e banche, i più favoriti in caso di partenza del tanto atteso QE allentamento quantitativo ECB. Peso su minerari, energia. Fase di stabilizzazione del PETROLIO su minimi 4anni, dopo i recenti crolli, entro calo domanda da rallentamento crescita globale, ampi stoccaggi, aumento produzione da Usa, e timori di un taglio produzione Opec, misure di contenimento prezzi. Il FOCUS rimane sul GIAPP, dopo l’annuncio delle elezioni anticipate per inizio dicembre, rinvio di 2anni del rialzo tassa consumi, e per i commenti BoJ.

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La stessa prevede un potenziale calo inflazione fino a -1.0pc, ma mantiene il suo target 2pc, e le previsioni di ripresa graduale economia. Una domanda forse ce la possiamo fare: come mai un aumento dal 5pc al 10pc della tassa sui consumi crea cosi tanto attrito? Quando in EU siamo al 20pc e oltre? Forse solo una questione di velocità del suo rialzo. Lo YEN calato ancora, minimo 7anni su dollaro, e spinta NIKKEI max 7anni. Pure effetti negativi per WON S.Corea, minimo 14anni, e per le altre nazioni asiatiche, concorrenti commerciali. Lo YEN ha così perso in novembre il 4.3pc, e WON il 3.4pc, risultando i peggiori dell’area, e che hanno alimentato a turno, parte di forza EURO, DOLL, GBP, e anche AUD, NZD, CAD, per varie posizioni cross del mercato, con rialzo VOLATILITà. Sul fronte YIELDS, il differenziale entro i corporates bonds e i treasury, è al suo massimo annuo con 133bps. Sotto tono in questi giorni GBP, dopo l’aumento della percezione di rinvio rialzo tassi, da bassa inflazione, rallentamento dinamica crescita dal peso EU. Divergenze entro BoE in aumento sulla decisione dei tassi, invariata sul QE a 375bln.

Quindi rinnovata ripresa GBP su aumento timori inflazione sottolineati da BoE. E con il rischio di fine del monopolio sui PUB in UK, settore in ampio calo. In CH la fiducia investitori ha avuto un ampio recupero, ben oltre le previsioni. Il CHF resta sui massimi da 26mesi con euro, con tutti gli occhi sulla BNS e la prossima votazione del 28novembre sull’oro-bns. ORO che è in consolidamento dopo il balzo sopra i 1200 doll/oncia. Oggi una bella giornata molto densa di DATI economici, ma che non dovrebbero modificare gli scenari attuali, e con la FED che teme la DEFLAZIONE, e non ha idea di come andrà inflazione nel lungo periodo, questo non promette bene per le borse, e per la tranquillità degli investitori.

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